La sfida della mente

In Venezuela all’Università si studia come rendere positiva la mente

Peace Times 9

 

«Ogni volta che mi ascolti o mi guardi/ se non rivolgi il tuo sguardo verso te stesso/ stai sprecando l’energia dell’universo». Il seminario «La mente e la pace», che ha ispirato questa riflessione, è stato il primo corso accademico con approccio «olistico», associato alla cattedra Unesco «Planeta Libre: verso una cultura di pace», tenuto dall’Università Centrale del Venezuela.

Nata nel marzo del 1996, è la prima cattedra del genere in America Latina; iscritta nella rete inter-universitaria Unitwin promossa dall’Unesco, propone un programma centrato sullo sviluppo personale e comunitario.

Il seminario di 72 ore - tenuto da Elaine de Beauport, nord-americana, autrice di interessanti teorie in campo educativo e sullo sviluppo umano -, partendo dalle recenti scoperte scientifiche, mostra il cammino per esplorare le diverse vibrazioni cerebrali e porta a sviluppare le enormi potenzialità che troppo spesso rimangono incoscienti nel nostro cervello, utilizzato mediamente solo al 10 per cento.

Il partecipante è invitato a sperimentare in prima persona il funzionamento delle proprie facoltà mentali, emozionali, comportamentali. Con lo scopo di comprendere, accettare e addestrare ognuna di queste facoltà: l’individuo diventa un laboratorio di pace. Attraverso esercizi pratici, si impara a considerare il cervello «non come un insieme di parti fisse, ma come un sistema di energia in costante movimento».

Diventare coscienti delle strategie di pace che abbiamo raggiunto nel corso della vita è il primo passo per prendere atto delle nostre conquiste quotidiane. Prenderci cura di noi stessi, praticare il pensiero apprezzativo e associativo, l’auto-osservazione: sono solo alcuni spunti che costituiscono la piattaforma per costruire la nostra pace individuale, che a sua volta è la base della pace sociale.

Questa sfida fa eco alla stessa dichiarazione costitutiva dell’Unesco: «Dato che le guerre iniziano nelle menti degli uomini, è nella mente degli uomini che si devono erigere le fondamenta della pace».

L’attività della cattedra Planeta Libre, tramite accordi con le altre università dell’America latina, si sta diffondendo - anche in campo non accademico -: seminari si tengono negli ospedali, nelle carceri, ai maestri e al personale amministrativo delle scuole, in organizzazioni pubbliche e privati. E il ministero dell‘Educazione introdurrà i corsi per gli indigeni venezuelani dell’Amazzonia.

La cultura di pace non viene dal cielo, si costruisce poco a poco, giorno dopo giorno, e queste esperienze confermano che in essa si fonda l’educazione del nuovo millennio.

Alessandra Mucci

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