Quando l’arte fa rima con guarigione

Dipingere, cantare e danzare per trasformare
positivamente il nostro mondo interiore e l’universo intero

Peace Times 9

L’arte può diventare una forma di guarigione. Alcuni discepoli di Lama Gangchen, ispirati dai suoi insegnamenti, hanno preso la tavolozza e hanno cominciato a dipingere immagini sacre tibetane (tangke), mentre altri hanno usato la loro voce e il loro talento musicale per trasmettere il potere curativo degli antichi insegnamenti. Fra i pittori spiccano Leonardo Ceglie e Anna Maria Di Palma che, - con la supervisione di Lama Gangchen - hanno creato meravigliosi dipinti, rappresentanti le principali divinità del buddismo, realizzati seguendo la tradizione tibetana e con la motivazione di riuscire a essere di beneficio per gli altri.

United Peace Voices, «voci unite per la pace», è il nome del gruppo musicale costituito due anni fa da Tiziana Ciasullo, Simona Eugenelo, Gianluca e Carmen Iodice, Nunnei Russo con lo scopo di diffondere i preziosi mantra della tradizione buddista tibetana, reinterpretati in chiave moderna. Oltre a esibirsi nel loro spettacolo, che include la performance di monaci che eseguono le danze sacre Cham, hanno inciso «Shide», un Cd pubblicato dalla Lgpp, che contiene 11 brani. Le parole sono quelle dei testi sacri; gli arrangiamenti spaziano dall’hip-hop alla jungle, creando un’atmosfera musicale unica.

Dipingere, danzare e cantare possono dunque diventare potenti strumenti, che ben usati permettono di trasformare le proprie doti espressive in un metodo divertente di guarigione, personale e universale.

r.p.

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