Gangchen, il villaggio è risorto

In Tibet, vicino a Shigatse, proseguono i lavori per la costruzione del monastero

Peace Times 11

La cerimonia d’avvio dei lavori del monastero di Gangchen, davanti alle rovine dell’antico edificio

L’interramento degli alberi
 tutt’attorno al villaggio

Il cantiere e un particolare del
primo piano della nuova costruzione

I bambini del villaggio sponsorizzati dalla Help in Action

 

Cento abitanti del villaggio impegnati nel cantiere del nuovo edificio. Due mesi dopo la posa della prima pietra, è già stato completato il primo dei quattro piani. Un massiccio intervento di rimboschimento. Programmata anche la realizzazione di una scuola e di un dispensario

Sono trascorsi appena due mesi dalla posa della prima pietra per il nuovo monastero di Gangchen (trenta chilometri da Shigatse, a ovest di Lhasa, nel Tibet Centrale) e già è stato completato il primo dei quattro piani previsti. L’inizio dei lavori del «Progetto Gangchen» (che, oltre nella costruzione del monastero, si concretizzerà nella realizzazione di una scuola e di un dispensario medico) ha determinato un’incredibile eccitazione nel villaggio: quella cittadina-fantasma, che sorge in un’area tra le più povere e aride del Tibet, è tornata come per miracolo a vivere.

La squadra di ingegneri, muratori e falegnami arrivata da Shigatse viene quotidianamente aiutata da un centinaio di abitanti del villaggio desiderosi di collaborare alla relizzazione del progetto di costruzione voluto da Lama Gangchen e felici per aver trovato finalmente un’occupazione. Sono stati loro a piantare tutt’attorno diverse centinaia di alberi da frutto, fatti arrivare fin lì dalla valle dello Yarlun. E ora sono impegnatissimi a trovare una soluzione al problema dell’irrigazione.

L’entusiasmo e gli sforzi degli abitanti del villaggio testimoniano la speranza di tutti che il «Progetto Gangchen» possa riuscire nell’intento di preservare gli antichi e preziosi insegnamenti del buddismo e la cultura tibetana e al contempo offrire alla comunità strutture adatte a soddisfare le necessità sociali primarie, quali la cura della salute e l’educazione scolastica.

Sharon Dawson

 

Così si sostiene il progetto della LGWPF

Perché il «Progetto Gangchen» possa diventare al più presto una realtà è in corso una campagna per la raccolta dei fondi.

Il costo dei lavori si aggira attorno ai 400 mila dollari, circa 800 milioni di lire. Le donazioni possono essere indirizzate alla Lama Gangchen Kiurok Tsochun - Pro Monastero di Gangchen, conto corrente numero 7770/67, Banca Popolare di Sondrio, agenzia 13, Milano, Abi 5696, Cab 1612; per versamenti dall’estero, swift POSOIT22MIL.

Grazie alle prime generose donazioni, si notano i primi risultati dei lavori per la costruzione del nuovo monastero di Gangchen (quello antico di cinque secoli, fondato da Panchen Zangpo Tashi, allievo prediletto del primo Dalai Lama e precedente reincarnazione di Lama Gangchen, è stato distrutto nel 1959).

Inoltre, sono state ultimate quattro delle cinque statue di Buddha che sta scolpendo, nella pietra lavica, a Borobodur (Giava), l’artista indonesiano Kasrin e già si pensa ad organizzarne il trasporto.

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