Dimmi perché?

Linea diretta con Lama Michel

Peace Times 11

Lama Michel, giovane brasiliano riconosciuto reincarnazione di un grande maestro del buddismo tibetano, risponde alle domande dei lettori del «Peace Times». Lama Michel ha 17 anni; dal 1994 vive e studia nell’Università monastica di Sera Me, nel Sud dell’India.

Inviate le vostre domande a «Dimmi perché?» - Redazione «Peace Times», via Marco Polo 13 - 20124 Milano.

 

Una delle prime cose che impariamo nel buddismo tibetano è nutrire fiducia incondizionata nella propria guida spirituale. Ma dopo diversi anni di pratica continuo a trovare difficile seguire gli insegnamenti e i consigli del mio Guru. Addirittura, a volte, mi sembra che il mio maestro mi metta di proposito in situazioni insopportabili, e non riesco a capire perché?

Victoria, 33 anni, Manchester, Gran Bretagna

 

Ogni qual volta sperimentiamo qualche difficoltà nella relazione con il nostro Guru, ovvero con il nostro maestro spirituale, dobbiamo provare a pensare che egli ci sta aiutando a purificare le azioni negative che abbiamo compiuto nel passato.

E, allo stesso tempo, dobbiamo prendere rifugio nel Dharma, cioè negli insegnamenti spirituali del Buddha.

Inoltre, dobbiamo sforzarci di guardare dentro noi stessi in profondità per capire quale sia la vera causa della sofferenza che ci tormenta. Potrebbe essere che a farci soffrire sia il nostro orgoglio, oppure il nostro attaccamento, o la nostra rabbia, o, ancora, la nostra ignoranza... Non è facile riconoscere che siamo noi stessi la causa della nostra sofferenza, della nostra infelicità. Ma è proprio così: il vero «nemico» è annidato dentro la nostra mente.

Riflettendo in questo modo, invece di negare il vero problema (come tende a fare la maggior parte della gente) della sofferenza, possiamo provare realmente a trasformare i momenti più difficili della vita in una vera e propria pratica spirituale. Se non ci impegnamo a riconoscere e a trattare con la vera causa della nostra sofferenza, non ci resta che rassegnarci a portarla in giro con noi, in qualunque posto e in qualunque situazione.

Quando sperimentiamo un problema con il nostro maestro spirituale, dobbiamo utilizzare proprio quel momento per guarire noi stessi. Il Guru ci sta dando un’opportunità straordinaria di guardare profondamente dentro di noi, ci sta guidando alla scoperta della vera causa della nostra sofferenza.

Per utilizzare al meglio questa opportunità, dobbiamo, però, essere onesti con noi stessi e sviluppare la motivazione forte e purissima di cambiare le nostre attitudini mentali negative e le nostre cattive abitudini quotidiane per il nostro beneficio personale ma anche per quello di tutti gli esseri viventi.

a cura di Tiziana Ciasullo

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