Gangchen, rinasce il monastero

In Tibet, vicino a Shigatse, fervono i preparativi
per la ricostruzione dell’antica struttura

Peace Times 10

Cominciata la raccolta di fondi. Un progetto da 700 milioni che vuole aiutare la gente di una delle zone più povere a ovest di Lhasa

A ovest di Lhasa, a 30 kilometri da Shigatse, in un'area particolarmente povera e arida del Tibet Centrale, la ricostruzione del monastero di Gangchen, antico di cinque secoli, sta diventando realtà. Nonostante il rigore dell'inverno, la maggior parte degli abitanti del villaggio é impegnata a tagliare le pietre e ad accatastare i pali di legno che serviranno alla costruzione: quando arriverà la primavera, tutto sarà pronto per gettare le fondamenta e quindi edificare la nuova struttura articolata su quattro piani.

Il monastero, che fu fondato all'inizio del XVI secolo da Panchen Zangpo Tashi - discepolo prediletto di Pachen Gedun Drup, il primo Dalai Lama -, e che é stato completamente distrutto nel 1959, tornerà dunque a rivivere presto. Pachen Zangpo Tashi é una precedente reincarnazione di Lama Gangchen, fondatore della Lama Gangchen World Peace Foundation, affiliata all’Onu come Organizzazione Non Governativa.

Di vita in vita, sono 500 anni che Lama Gangchen si prende cura del monastero che é il luogo deputato a custodire e tramandare, da maestro a discepolo, un lignaggio di insegnamenti assolutamente unico. Solo ricostruendo il monastero, c'é speranza di conservare quei preziosi insegnamenti e dare così a tutta l'umanità la possibilità di conoscere quelle pratiche spirituali che insegnano a vivere con saggezza e raggiungere l'Illuminazione. Inoltre, il monastero é il punto di riferimento per la vita di tutta la comunità: é lì che la gente va per trovare una soluzione a tutti i problemi della vita quotidiana, é lì che si rivolgono coloro che vogliono imparare a leggere, quelli che hanno bisogno di cure mediche, quelli che non hanno nulla da mangiare... E il monastero di Gangchen, che sorge in un'area particolarmente arida, ha addirittura garantito nei secoli l'approvivgionamento di acqua per tutta la comunità. Quindi, la sua ricostruzione é fondamentale per portare una qualità di vita migliore per tutta la comunità. Anche perché il progetto é la continuazione di quello che già ha portato alla costruzione sul territorio di una clinica e di una scuola (ancora da ultimare).

Negli anni Ottanta, Lama Gangchen ha finanziato la costruzione di un piccolissimo tempio; una costruzione semplice, fatta di creta e di materiali poveri, che sta andando in rovina, sotto la pressione delle condizioni atmosferiche estreme. Ed oggi si é impegnato a raccogliere i fondi necessari a edificarne uno più grande e solido.

Grazie all concessione delle necessarie autorizzazioni da parte del governo centrale cinese e delle autorità del distretto di Sakya, in cui il monastero si trova, e l'arrivo delle prime generose donazioni hanno permesso l'avvio immediato dei lavori. Tra gli acquisti più urgenti, quello di una jeep e di un camion. Il costo stimato per portare a termine l'opera é di 400 mila dollari, circa 700 milioni di lire.

Poiché una costruzione in tutto e per tutto uguale a quella antica sarebbe troppo costosa, ci si limiterà a edificare per ora un unico edificio di quattro piani. Nei tre piani inferiori ci saranno la sala per le assemblee, la sala di meditazione, la stanza dell'altare del Protettore, la biblioteca, alcune stanze per i ritiri, gli alloggiamenti dei monaci, le cucine, i magazzini, i bagni. Al quarto e ultimo piano troveranno posto, come vuole la tradizione, le stanze per il Dalai Lama e per il Panchen Lama, oltre che quelle di Lama Gangchen e dei suoi ospiti, tra i quali Lama Michel Rinpoche.

Tutto l'edificio, costruito in legno, pietra e cemento, sarà decorato con dipinti, statue ed intagli in legno. Ci saranno le statue delle più importanti divinità tantriche e dei maestri del lignaggio e saranno collocati migliaia di cilindri di preghiera e otto stupa.

Il monastero di Gangchen avrà una fonte di energia ecologica per l'illuminazione e il riscaldamento degli ambienti, una pompa per l'acqua, il telefono; avrà i muri e le colonne adornati di thangke e broccati e dovrà essere dotato di altari, di troni per i lama e di sedili per i monaci, tappeti e cuscini, strumenti d'argento per le offerte, implementi tantrici, mandala tridimensionali, abiti per le danze cham e per i rituali sacri e le iniziazioni. Ma anche strumenti di lavoro, utensili da cucina, una macchina per cucire, mobili d'uso comune, scaffali, letti... La biblioteca del nuovo monastero di Gangchen sarà fornita di tutti i testi più importanti del buddismo tibetano e, in particolare, della tradizione Gelupa: i 101 volumi del Kangyur, i 200 tomi del Tengyur, tutti i lavori di Lama Tsong Khapa e del Panchen Lama, i testi delle pratiche tantriche più importanti, a caminciare da quello del Buddha della Medicina.

Il monastero vuole provvedere a varare programmi d'insegnamento che preservino e rivitalizzino la tradizione del buddismo tibetano e al contempo offrano ai più giovani la possibilità di imparare l'uso dei computer e la lingua inglese, oltre che quella tibetana e cinese. Pur appartenendo alla tradizione Gelupa, offrirà nei programmi di studio spazio anche agli insegnamenti delle altre scuole del buddismo.

Le donazioni vanno indirizzate a Lama Gangchen Kiurok Tsochun- Pro Monastero di Gangchen, conto corrente numero 7770/67, Banca Popolare di Sondrio, agenzia 13, Milano; Abi 5696 Cab 1612. Per i versamenti dall'estero: swift POSOIT22MIL.

Sharon Dawson

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