Lions e Rotary, W l’impegno

In Italia, fioriscono gli incontri per la fratellanza tra i popoli

Peace Times 11

Proprio in questo momento di grande discordia e violenza nell’est dell’Europa, in Italia crescono le iniziative per il dialogo, organizzate da alcune organizzazioni laiche, con il coivolgimento dei rappresentanti di diverse religioni, per dare una speranza alla pace.

Circa 400 persone hanno partecipato alla tavola rotonda interreligiosa, promossa dal Rotary Club di Colli Briantei, lo scorso marzo, sul tema: «Religioni a confronto. Conoscere l’un l’altra per meglio comprendersi». Dai vari interventi é emerso il bisogno di tutte le religioni di portare un messaggio comune. La spiritualità - s’é detto - può rappresentare una soluzione per il mondo. E lo sviluppo della pace universale dipende dalla pace interiore che ciascuno di noi raggiunge mantenendo la propria identità culturale e le proprie convinzioni religiose. Proporre una verità comune, che alle soglie del terzo millennio non può più mancare, è una sfida per le religioni del mondo, in un mondo che incessantemente va verso la commistione delle culture e delle tradizioni spirituali,

«Secondo la Bibbia, la vita umana é cominciata da una coppia, creata da Dio, ed é così che nessuno può sostenere di essere meglio di un altro», ha detto il rabbino Elia Kopciowsky. Quindi, Lama Gangchen ha parlato della sua proposta alle Nazioni Unite di istituire un Forum Spirituale Permanente e ha esortato i mass media a smettere di rilanciare la cultura della violenza e a cominciare a porsi come divulgatori della cultura della pace. Anche gli interventi dei rappresentanti cattolici e musulmani hanno poi sottolineato il fatto che ciascuno deve essere se stesso e nel contempo avvicinarsi agli altri. Infine, i rappresentati delle varie religoni hanno offerto, ciascuno secondo la propria tradizione, una preghiera per la pace.

Con il titolo «Culture, razze e minoranze religiose» il Lions Club di Asti ha organizzato in aprile un evento per promuovere il dialogo interregioso e incoraggiare la consapevolezza sociale basata sulla tolleranza e il rispetto che passa attraverso la miglior conoscenza l’uno dell’altro.

Il 25 aprile, al Centro Bonsai Crespi di Parabiago (Varese) si sono conclusi i 10 giorni dedicati agli «Incontri tra Occidente e Oriente» con gli interventi, davanti a una platea di 300 persone, di Lama Gangchen e di monsignor Francesco Fumagalli.

i.a.

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