Rockstar al servizio dei paesi poveri

Bono degli U2 ha presentato una petizione
con 17 milioni di firme al summit G-8 di Colonia

Peace Times 12

Il famosissimo cantante pop irlandese Bono degli U2 ha consegnato una petizione al Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, sabato 19 giugno, al summit G-8 che si é svolto a Colonia.

La petizione consegnata reca oltre 17 milioni di firme raccolte in tutto il mondo da «Jubilee 2000 Coalition», il movimento d'ispirazione cattolica che chiede ai Paesi industrializzati e potenti di cancellare completamente i debiti delle nazioni più povere. Insieme alla rockstar Bono Vox, oltre trentamila persone, arrivate dai Paesi Europei, dal Canada, dagli Stati Uniti, perfino dalla Corea del Sud, hanno formato una lunghissima catena umana, stringendo in un pacifico assedio il centro storico della città di Colonia, con l'obiettivo di spingere i leader partecipanti al summit G8 a «scalare tutto il monte Everest» rappresentato dal debito dei Paesi del Terzo Mondo.

«Lo hanno fatto a metà, è senza dubbio molto. Ma ora lo devono scalare tutto se vogliono come noi dare al mondo una vera svolta epocale».

Il totale dei debiti dovuti dalle 52 nazioni più povere del pianeta ai Paesi ricchi ammonta a oltre 370 miliardi di dollari, pari a circa 700 mila miliardi di lire.

La petizione ha raggiunto seppur parzialmente l'obiettivo: i capi di stato e di Governo del summit G-8 hanno deciso di rinunciare a reclamare il pagamento di 70 miliardi di dollari (ovvero circa 130 miliardi di lire) di prestiti accordati nel passato ai Paesi del Terzo Mondo. Una buona cosa davvero per le nazioni più povere, anche se per offrire una vera chance per spezzare il circolo vizioso del sottosviluppo e della miseria bisognerebbe, secondo la stima dei responsabili di «Jubilee 2000 Coalition», che ad essere cancellati fossero debiti per almeno 200 miliardi di dollari.

Comunque sia, a beneficiare della decisione saranno ben 36 nazioni strangolate dal debito.

Erano presenti nella catena umana di colonia molti altri artisti internazionali: il musicista senegalese Youssou N'Dour, l’americano Thom Yorke dei Radiohead e Bob Geldof, il cantante inglese, veterano delle battaglie a favore dei Paesi poveri (fu lui a organizzare il «Live Aid» a favore dei bambini africani vittime della fame).

s.d.

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