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All’ONU l’assemblea permanente dei leader religiosi |
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Oggi c’è un grande desiderio di pace e sempre più frequentemente si organizzano in tutto il mondo marce, incontri, meditazioni e persino spettacoli dedicati proprio alla pace. Sono però avvenimenti isolati, il loro apporto benefico si limita a quella giornata. In realtà tutti noi abbiamo bisogno di vivere in uno stato di pace in modo continuo. Come possiamo ottenere e mantenere una mente pacifica contribuendo alla costruzione della pace nel mondo? T.Y.S. Lama Gangchen Rinpoche, guaritore tibetano e professore di filosofia buddhista, ci insegna a utilizzare i metodi della trasformazione tantrica. E siccome la pace interiore è la base più solida per la Pace nel mondo, ha proposto alle Nazioni Unite l’istituzione di un Forum spirituale permanente che elabori un sistema globale di ‘educazione alla Pace’. La sua proposta esprime una millenaria saggezza. “La mia pratica spirituale - afferma Lama Gangchen - è basata sulla moralità essenziale della pace. Le tradizioni spirituali dovrebbero soccorrere l’umanità e contribuire alla realizzazione della pace individuale e sociale mettendo a disposizione della comunità planetaria i loro preziosi metodi educativi. Si potrebbero ottenere così benefici a costo zero”. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta l’8 giugno 1995 a Santiago del Cile, in occasione di una tavola rotonda che si è svolta alla Commissione Economica dell’ONU per l’America Latina e i Caraibi, alla presenza di 150 fra funzionari delle Nazioni Unite, scienziati, religiosi, docenti universitari. Dal giugno ‘95 ad oggi il documento di presentazione del progetto “Forum spirituale alle Nazioni Unite” è stato consegnato personalmente da Lama Gangchen a innumerevoli personalità del mondo politico, culturale, religioso di tutto il mondo in occasione del 50° anniversario delle Nazioni Unite: a Perugia, nel settembre ‘95, alla presenza, tra gli altri, di Betty William, premio Nobel per la Pace, e di Maria Pia Fanfani; a New York, nell’ottobre ‘95, al simposio “Visioni per il XXI secolo”; a Chicago, nel novembre ‘95, al Parlamento mondiale delle Religioni. Nel corso del 1995, Lama Gangchen ha illustrato il suo progetto anche in meeting che si sono svolti in Mongolia, Nepal, Sri Lanka, Germania, Francia, Inghilterra. Nel gennaio ‘96, è stato al centro del IV Congresso Internazionale sull’Ambiente a Nuova Dheli, in India; in giugno al summit Habitat II, tenutosi a Istanbul, in Turchia, ne ha consegnato personalmente copia al Segretario Generale dell’ONU Boutros Boutros Ghali, al sindaco di Gerusalemme Teddy Kollek e al principe Alfred di Lussemburgo; in luglio, a Roma, al professor Elio Toaff, rabbino capo della comunità ebraica italiana. La maratona di Lama Gangchen per la Pace nel mondo è proseguita la scorsa estate in Amazzonia, Cile, Argentina e Venezuela. Ora Lama Gangchen compirà una nuova missione di Pace: in Malesia, in Cina, in Pakistan, in Indonesia (proprio in questi giorni due indonesiani hanno ricevuto il premio Nobel per la Pace: il vescovo Carlos Felipe Ximenes Belo e l’indipendentista José Ramos Horta) e in Sri Lanka. “La mia proposta sta ottenendo molti consensi. Il mio desiderio è semplicemente di servire il Forum Spirituale Permanente, lasciandone la direzione a qualcuno più qualificato”, avverte Lama Gangchen. Servono gli sforzi di tutti, singoli e organizzazioni, perché il progetto “Forum spirituale alle Nazioni Unite” diventi una realtà. Dai la tua adesione alla Lama Gangchen World Peace Foundation. (Carmen Robustelli)
I punti principali della proposta
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