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In viaggio per scoprire il proprio spazio interiore |
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Viaggiare con Gangchen Rinpoche è un’esperienza indimenticabile che va al di là del mero girovagare turistico. Con lui si viaggia per allargare la mente, confrontarsi con altri popoli, conoscere altre culture e tradizioni, ma soprattutto per visitare antichi santuari e monumenti buddisti sparsi per l’Oriente, dove far rivivere le pratiche buddiste spesso dimenticate, purificando la mente con un beneficio duraturo. E non solo: un percorso in sua compagnia è un modo per “tagliare” le cattivi abitudini, un modo ipermoderno per praticare il Chod, il metodo tantrico per recidere la sofferenza. Lo scopo primario è dunque il pellegrinaggio in luoghi significativi per la storia spirituale dell’umanità: ogni anno Lama Gangchen si impegna a riscoprire un luogo sacro. Non va dimenticato che al suo arrivo in Europa Rinpoche ha soggiornato prima in Grecia e poi in Umbria, quasi a ripercorrere le tappe fondamentali che hanno scandito l’evoluzione spirituale nel vecchio continente nel corso degli ultimi tre millenni. I luoghi sacri dell’Oriente sono ora la meta principale dei pellegrinaggi di Rinpoche. Il più importante si ripete annualmente e riguarda lo stupa di Borobodur sull’isola di Giava, una piramide di pietra scolpita e istoriata con gli episodi della vita del Buddha. Edificato nell’VIII secolo in mezzo alle risaie che allora erano minacciate dalle eruzioni vulcaniche, il tempio rappresenta un mandala tridimensionale a dieci piani tutti percorribili ed è ideale per praticare l’Autoguarigione. Ma un altro obiettivo di Rinpoche è quello di portare il suo messaggio di pace e di Autoguarigione in tutto il mondo sviluppando contatti con comunità di ogni credo e associazioni interreligiose, sempre per il raggiungimento della pace mondiale tra i popoli e con l’ambiente. È con questo scopo che si è svolto il viaggio estivo in Amazzonia: per benedire la più grande riserva naturale del nostro pianeta minacciata dall’inquinamento. Riti molto suggestivi come la purificazione dei cinque elementi per conquistare la guarigione ambientale si sono svolti insieme agli indios locali a bordo di piccole imbarcazioni in mezzo al Rio delle Amazzoni. Altre tappe in Sudamerica e Nordamerica hanno portato ad allacciare altri contatti con ONU, UNESCO e UNICEF. A New York in occasione della giornata internazionale per la pace, Lama Gangchen è stato invitato a guidare la meditazione del Temple of Understanding che rappresenta le più importanti organizzazioni religiose non governative delle Nazioni Unite. Ora Rinpoche è di nuovo in partenza: una folta comunità cinese buddista lo attende in Malesia per celebrare l’anniversario del Buddha della medicina con cerimonie speciali come la puja del fuoco per lo spirito dei defunti nello stato del Bardo, la liberazione di uccelli, rettili e pesci, e la donazione di sangue per i malati agli ospedali locali che ne hanno bisogno. Raggiunta poi la Cina Lama Gangchen andrà a sud, nell’isola di Putosan, considerata l’originario Potala, la Terra Pura di Chenrezig, il bodhisattva della compassione suprema, incarnato nei Dalai Lama. Dopo la Cina, Gangchen Rinpoche si recherà in Pakistan, l’antica Odhiyana, dove è stato invitato per la prima volta a partecipare a un prestigioso congresso di medicina alternativa. Quindi sbarcherà di nuovo in Indonesia, e per Natale porterà il suo ardente messaggio di pace nello Sri Lanka, culla della tradizione protobuddista Teravada. (Paola Tamborini)
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