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Il percorso iniziatico svelato dalla pratica di Autoguarigione |
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Entrare nel mandala di Borobudur in compagnia del Maestro era in origine grande privilegio riservato ai discepoli più avanzati. Dal 1988 la gentilezza di Lama Gangchen permette ogni anno a più di cento persone di varcarne la soglia sotto la sua guida e di riceverne la chiave di saggezza. Nel Mandala di Borobudur é tracciato l'intero percorso di quella che è oggi la pratica di Autoguarigione NgalSo di Lama Gangchen, qui raffigurata in tutti i suoi simboli e dettagli. Salendo verso la sommità si compie simbolicamente ed energeticamente il percorso verso l'Illuminazione: i 10 livelli corrispondono alle 10 Bhumi, le successive realizzazioni sul sentiero spirituale. Si sale di livello in livello fino a raggiungere la sommità dello stupa che simboleggia lo stato in cui la mente ha eliminato ogni ostruzione all'onniscenza e ha realizzato la completa Vacuità, la comprensione della natura ultima di tutti i fenomeni che conduce all'Illuminazione. Con Lama Gangchen si parte dalla base della collina di Borobudur compiendo le pratiche preliminari di purificazione: è importante in questa fase stabilire una corretta motivazione e cioé proporsi di dedicare i meriti e i benefici ottenuti con l'entrata nel mandala a quanti più esseri possibile. Mentre ripetiamo i mantra e compiamo i mudra dell'Auto-guarigione NgalSo, sul primo livello - il perimetro intorno allo stupa - completiamo la Bhumi della perfezione nel dare. Entriamo nel Mandala sul lato Est, e sulla prima terrazza otteniamo la seconda Bhumi, quella della perfetta moralità; salendo ancora, ultimiamo il cammino della pazienza, dello sforzo entusiastico e finalmente, con la quinta Bhumi, otteniamo lo stato del «non più apprendimento», in cui il percorso educativo interiore è completato e la paura è vinta. Ma il sentiero continua fino ai livelli più sottili. Sulla terrazza successiva, la sesta Bhumi rende completa la nostra saggezza; la settima perfeziona i nostri «mezzi abili» nell'aiutare; l'ottava la pratica della preghiera; la nona il nostro vigore sul cammino. Arriviamo così alla meta, lo stupa sulla sommità che simboleggia lo stato in cui la mente ha ottenuto l'Iluminazione. Insieme ripetiamo: «Om Bishwa Shanti Hum, per il potere della verità, pace e gioia ora e sempre». e.m. |
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