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In Austria, Canada e Italia si può diventare «costruttore di pace» |
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Il castello di Stradtschlaining, in Austria, fu costruito nel Medioevo per la guerra. Ora è un centro per la formazione di «peacekeeping», costruttori di pace. L’antico maniero ospita l’Aspr, Centro di studi per la pace e la risoluzione dei conflitti, che è una delle tre scuole al mondo dove si insegna a far parte di missioni umanitarie così come a monitorare le elezioni in paesi appena usciti da crisi armate. Gli aspiranti costruttori di pace sono addestati, tra gli altri, da Dudley Weeks: due volte candidato al Nobel per la Pace, ha lavorato alla ricomposizione dei conflitti in Irlanda del Nord, in Cina e in Sud Africa. Durante i corsi si simulano interventi di mediazione per la disputa di una terra, per una rivalità tribale, per un conflitto in seno alla comunità... «Un conflitto può essere anche un momento di crescita per i contendenti: l’importante è che sia risolto con mutua soddisfazione», dice Weeks. Non mancano seminari di studio sulla gestione dell’informazione: perché fare il «peacekeeping» vuole dire anche sapersi confrontare con gli effetti della propaganda compiuta dai mezzi di comunicazione: «Bisogna impedire la costruzione di un’immagine diabolica del nemico, come è avvenuto nel Rwanda, per l’influenza della campa d’odio dei mass media» . Le altre due «scuole di pace» sono in Canada (L. Pearson International Peacekeeping Centre) e in Italia (Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna). |
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