|
||||
Arriva nelle corsie ospedaliere la comico-terapia del dottor Adams |
||||
«Ridere è la soluzione di tutti i problemi, anche di quelli più gravi e apparentemente insormontabili, che ci fanno vedere il mondo con gli occhi spenti della sofferenza. L’abbiamo dovuta definire comico-terapia per facilitarne l’ingresso nelle corsie degli ospedali ma in realtà si tratta più che altro di una filosofia di vita, un’idea di fratellanza, di comunione, di amore». Così si è presentato nel reparto di pediatria dell’ospedale Silvestrini di Perugia il medico-scrittore statunitense Patch Adams, che ha partecipato al primo convegno internazionale di comico-terapia che si è svolto alla Libera Università di Alcatraz a Santa Cristina di Gubbio. E’ lui che ha ispirato il personaggio interpretato da Robin Williams nel film che per titolo ha proprio il suo nome; una pellicola che tenta con molto garbo di spiegare l’importanza vitale della comicità e del sorriso per combattere qualunque tipo di patologia, anche la più seria. «Dobbiamo portare tra la gente malata la cura del sorriso ma innanzitutto dobbiamo educare la gente al sorriso e a cambiare modo di pensare», ha detto il dottor Adams. E ha concluso: «I pazienti di ogni età, i bambini così come gli adulti, devono fidarsi del proprio medico ed intrattenere con lui rapporti amichevoli. La malattia non deve assolutamente alienare. Clown e giocolieri con la loro musica, i loro giochi e i loro scherzi possono realmente aiutare chi è ammalato ad uscire dal nero baratro della sofferenza». s.d. |
||||
|