Diritti umani: via all’azione

La conferenza delle Ong

Peace Times 9

 

Oltre che per la commemorazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani, il 1998 sarà ricordato per la fondazione del Tribunale penale internazionale, approvata a Roma lo scorso luglio dalla maggioranza dei rappresentanti degli Stati membri.

Nel suo discorso tenuto durante la 51esima conferenza delle Ong e del DPI, il Segretario generale Kofi Annan ha riconosciuto i meriti delle Organizzazioni non Governative nella battaglia per i diritti umani e il ruolo svolto per risvegliare la pubblica consapevolezza, stimolare la coscienza mondiale e forgiare la politica. Citando Dag Hammersjkold, ha chiamato la Dichiarazione «documento vivente» e ha affermato: «Non c’è ripensamento nella rivoluzione dei diritti umani così come non c’è nella rivoluzione globale delle Ong. Muoviamoci quindi nella direzione dell’associazione».

Il tema di quest’anno alla celebrazione del 50° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani è stato: «Dai documenti all’azione», un forte sollecito a ricordare che la dichiarazione deve ancora essere attuata e che il lavoro è appena cominciato.

Già quest’anno all’apertura della 54esima sessione della commissione dei Diritti umani Annan aveva dichiarato: «E’ il momento di chiedersi non solo come la Dichiarazione possa proteggere i nostri diritti ma anche come noi possiamo difendere la Dichiarazione».

Marjorie Newman-William dall’Unicef ha dichiarato che la convenzione del 1989 sui diritti dei bambini è stata un documento importantissimo. Elsa Stamatopoulou-Robbins dell’Unhchr ha sostenuto che «le Ong sono sempre più attive nel campo della protezione dei diritti umani» e che «la sfida futura include la realizzazione di un discreto livello di protezione dei diritti umani».

Durante l’incontro conclusivo la first lady del Sud Africa ha detto che «la traduzione delle parole in azioni e dell’oltraggio morale in azione concreta é la grande sfida nel campo dei diritti umani». E ha sottolineato: «La cooperazione è necessaria per proteggere i bambini e dare loro una dignitosa eredità e un futuro migliore». James Ottaway, presidente del World Press Freedom Committee, ha detto: «Un libero accesso all’informazione sui diritti umani è essenziale per conquistarli e conservarli».

Il Segretario generale Annan si è detto soddisfatto di come stia aumentando la comprensione del benessere umano e questo abbia un senso per il lavoro delle Nazioni Unite. «Lavorare per l’Onu è molto più che svolgere una normale attività; è una missione. Voglio che il significato della Dichiarazione sia compreso profondamente e così pure il nostro ruolo come servitori della comunità mondiale».

Ricordando il 37esimo anniversario della morte di Dag Hammerskjold, Annan ha annunciato ufficialmente la riapertura della sala di meditazione creata dal primo segretario delle nazioni Unite Dag Hammerskjold, che la definì «un luogo dove la porta si apre a una terra infinita di pensieri e preghiere». Il Segretario generale ha infine raccomandato l’uso della sala come luogo per «contemplare la missione di pace in cui tutti siamo coinvolti».

Istar D. Adler

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