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Il premio Inter Press Service é stato assegnato alla first lady del Sud Africa |
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La signora Machel-Mandela: «Accetto questo riconoscimento in nome dell’infanzia colpita dalla guerra. Spero che i mass media lavorino con sempre maggior convinzione per affermare i diritti dei più piccoli» Quest’anno l’Inter Press Service Award è stato assegnato a un’amica molto speciale di tutti i bambini del mondo: Graça Machel, la nuova first lady del Sud Africa - ha sposato in seconde nozze Nelson Mandela - che è inviata speciale delle Nazioni Unite per studiare l’impatto dei conflitti armati sui bambini. Lo scorso 17 settembre, Graça Machel è arrivata al Palazzo dell’Onu di New York per ricevere l’Internazional Achievement Award 1998, premio assegnato dall’Inter Press Service News Agency, una Organizzazione non governativa affiliata alle Nazioni Unite che assicura quotidianamente, a oltre cento paesi, una rete di notizie riguardanti le attività delle Nazioni Unite e delle sue agenzie specializzate. Presentando la signora Machel, l’ambasciatore Paolo Fulci, rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite, ha parlato della grande bontà d’animo di Graça e del suo impegno nello sviluppo sociale: «Dedica una speciale attenzione alle condizioni dei più vulnerabili, donne e bambini. Il suo motto è stato quello di trasformare l’oltraggio morale in azione concreta». Paolo Fulci ha definito il documento scritto dalla Machel «una pietra miliare nell’impegno di tutti i paesi per fermare la tendenza a vittimizzare i bambini durante le guerre». E ha aggiunto che proprio grazie al documento di Graça «nessuno potrà ignorare il campanello di allarme sulle condizioni dei bambini nei conflitti armati: ciò deve essere preoccupazione e responsabilità di tutti». Nel suo discorso di ringraziamento la Machel, presidente della Fondazione per lo sviluppo del Mozambico, ha detto di accettare «il premio da parte di tutti i bambini colpiti dalle conseguenze delle guerre». E ha ricordato quando nel maggio del 1995, durante la preparazione del suo documento, Graça Machel organizzò un incontro cui partecipò anche l’arcivescovo Desmond Tutu; e l’alto prelato disse: “Auspico una società dove le persone siano più importanti delle cose e dove i bambini siano considerati preziosi; un mondo in cui la gente sia umana, gentile e amorevole”». Nei conflitti odierni i bambini sono vittime mirate e non accidentali. E la signora Machel ha sottolineato: «Un tempo i bambini non avevano niente a che fare con la politica e i diritti umani; il cambiamento in questo senso è effettivamente un progresso. Abbiamo contribuito alla stesura del trattato sulle mine e al Tribunale penale internazionale, approvato a Roma dalla maggioranza dopo sei settimane di discussione, una corte che riconosce la violenza sessuale come un crimine di guerra». Ricordando la sua recente visita in Colombia e la lezione che in quel paese i bambini le hanno dato, ha raccontato: «Hanno organizzato un “colpo di stato” che ha dimesso tutti i governanti, incluso il presidente e il governo dei ministri; hanno eletto un presidente, un sindaco e un nuovo governo e tenuto un’assemblea durante la quale ci hanno spiegato che la pace è la prima cosa nella mente dei bambini e ci hanno detto che tutti gli adulti, in fondo al loro cuore, sono come bambini». Graça Machel ha concluso con un messaggio speciale per i giornalisti, augurando loro di riuscire a «sensibilizzare il pubblico al rispetto dei diritti dell’infanzia». Istar D. Adler |
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