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Considerato che il mondo comincia a riscoprire le enormi possibilità delle medicine naturali, abbiamo chiesto al medico tibetano Norbu Gyatso il suo pensiero riguardo al ruolo che può avere in Occidente l'antica arte medica del Tibet. Dice, innanzitutto: «Il mondo é sempre alla ricerca d nuovi metodi. La medicina tibetana é un sistema medico olistico che è specializzato in certe aree del campo sanitario. Può rendere un grande servizio anche agli occidenti». - Il sistema medico tibetano sarà in grado di mantenere la sua identità in occidente? « Ancora oggi la medicina tibetana é praticata nella sua forma originale, come in Tibet. Ma c'é un rischio reale che in futuro si occidentalizzi e si commercializzi troppo perdendo la sua autenticità. D'altro canto, è impossibile lo sviluppo senza il cambiamento». - Come vede il ruolo della medicina tibetana nel futuro? «L'interesse per la medicina tibetana é appena cominciato in occidente e ancora non é chiara la direzione che prenderà in futuro. Comunque, credo che la medicina tibetana possa essere utile alla società occidentale che vuole una nuova era della medicina, in accordo con principi e terapie naturali». - Secondo lei, gli occidentali come vedono la medicina tibetana? «I pazienti occidentali siano portati a credere che la medicina tibetana sia qualcosa di magico o di miracoloso. Pensano che può far scomparire in un baleno malattie come i tumori: é solo un sogno. Dopo aver ricevuto spiegazioni, informazioni e in base all'esperienza, capiscono che non é magia ma é una scienza. Ed ora anche i terapisti occidentali cominciano a pensare che la medicina tibetana può essere di beneficio. La gente vuole alternative alla allopata e alla chirurgia. Forse perché non ne sperimentano grandi vantaggi. E forse questo accade perché la diagnosi non é poi così accurata e non tiene conto di certi aspetti, per esempio quelli mentali, del paziente. Molte persone con malattie croniche si rivolgono alla medicina tibetana come ultima spiaggia e scoprono che i suoi preparati sono davvero efficaci contro le loro malattie; ecco perché sono portati a parlare di miracolo!». s.d. |
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