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Bilancio positivo per la struttura medica nepalese al servizio dei più poveri |
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Il gabinetto
dentistico |
In 4 anni, visitate 17mila persone. Fiore all’occhiello, le cure dentistiche ed ora c’è anche un ambulatorio per la lotta alla tubercolosi «I progressi e i successi della nostra clinica ci fanno guardare con ottimismo al futuro: un giorno questa struttura diventerà un ospedale davvero importante per la vallata di Kathmandu», dice Tamdrin Bhuti, manager dell’Himalayan Healing Centre, a Tinchuli (Nepal). Chi lavora nella clinica, che è stata inaugurata nel 1995 con l’obiettivo di garantire un serizio medico di qualità a costi minimi alla popolazione locale, ha più di una ragione per guardare al futuro con ottimismo: dal 1995 ad oggi più di 17mila persone sono state visitate e curate nei suoi ambulatori e soltanto nel 1998 i pazienti sono stati 6 mila. I servizi garantiti dalla clinica, che spesso ospita come volontari medici europei, sono così richiesti che i responsabili della gestione stanno pensando di allungare al più presto l’orario di apertura per poi in futuro garantire addirittura un servizio di Pronto Soccorso attivo 24 ore al giorno. Dietro il successo dell’Himalayan Healing Centre, che ora riceve pazienti anche provenienti da altre zone del Nepal, c’è un lungo elenco di facilitazioni offerte per l’olfalmologia e la ginecologia e la medicina prenatale, settori sanitari che si confrontano direttamente con due tra i più diffusi problemi di salute in Nepal, la cataratta e la mortalità infantile. In collaborazione con il Centro nazionale per la lotta alla tubercolosi, l’Healing Centre ha anche aperto una clinica per le cure ai polmoni: 28 sono i pazienti che attualmente ricevono assistenza gratuita. Anche il gabinetto dentistico raccoglie grandi consensi: «Sta giocando un ruolo vitale per la reputazione della clinica», osserva lo staff medico. Sottolinea Tamdrin: «Curarsi i denti in Nepal è molto caro. Anche la gente con lo stipendio non può comunque permettersi di andare dal dentista. Qui all’Healing Centre, invece, si possono ricevere cure da ottimi professionisti e con attrezzature moderne pagando una cifra davvero minima». E aggiunge: «Anche i soldi che entrano nelle casse della clinica sono minimi: lavoriamo come organizzazione non a scopo di lucro. Attualmente, per tutti le cure hanno parcelle non profit. A chi non è in grado di pagare neppure quella piccola cifra, diamo il servizio completamente gratuito e, nel caso abbia bisogno di speciali trattamenti ospedalieri, lo aiutiamo finanziariamente». Manju Mishra
AAA dottori cercasi
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