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Gemellaggio tra Loano e Francheville in nome del dialogo tra i popoli |
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Quando, nel settembre 1998, la cittadina ligure di Loano e la francese Francheville decisero di gemellarsi, scelsero di farlo organizzando una giornata sul tema della pace e della solidarietà tra gli europei di diverse tradizioni. E quando, lo scorso 24 aprile, è stato celebrato il loro gemellaggio, quell’argomento é apparso di estrema attualità a causa della guerra nei Balcani. Nel suo discorso d’apertura il sindaco di Loano, Francesco Cenere, ha esordito: «La guerra in Europa è una grande tragedia. È incredibile che mentre si lavora per un’Europa Unita, dobbiamo ancora avere forze militari per neutralizzare la tirannia. Il dialogo è necessario per superare l’intolleranza e le differenze etniche e ricordare la sacralità della vita umana». Gli ha fatto eco il sindaco di Francheville, Renè Lambert, il quale ha innanzitutto auspicato «una conferenza di pace nei Balcani». «Non chiederti che cosa il mondo può fare per te, ma chiedeti che cosa tu puoi fare per il mondo», ha commentato lo psichiatra Giuseppe Spinetti, citando J.F. Kennedy. Tra gli ospiti d’onore, Lama Gangchen, che ha ricevuto le chiavi della città e la cittadinanza onoraria di Loano. E monsignor Andrea Cordero Lanza di Montezemolo che ha definito il dialogo per la cultura di pace «il miglior investimento per il mondo». Quindi, Rita levi Montalcini é intervenuta leggendo lettere di bambini che vivono in luoghi straziati dalla guerra. E ha commentato: «Queste parole dei bambini sono la prova che l’odio può essere estirpato dal cuore degli uomini. Il solo modo per avere la pace é di riformare il sistema educativo sulla base del valore della fratellanza». Con il sottofondo dapprima degli inni nazionali italiano e francese e poi delle canzoni di pace del gruppo di voci femminili United Peace Voices, Loano e Francheville hanno suggellato la loro fratellanza senza frontiere. Ishtar D- Adler |
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