|
||||
Dalla saggezza
del Dharma, consigli per combattere un difetto molto comune |
||||
di Lama Michel Che cosa è che ci impedisce di ottenere le realizzazioni spirituali? Tra i molti fattori, c’è senz’altro la pigrizia, un vecchio nemico che si manifesta in molti modi diversi, anche quando vogliamo fare qualcosa di positivo. Il primo passo da compiere per combattere la pigrizia e vincerla è riconoscerla, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Esistono principamente quattro tipi di pigrizia. II primo consiste nel non aver voglia di fare questo o quello senza nessuna ragione. Il secondo tipo consiste nel rimandare a dopo, a domani, le cose che dovremmo svolgere proprio adesso. Per esempio sosteniamo: «Oggi no, ma domani pregherò e mediterò per per un'ora intera»; ma quando poi arriva domani: ripetiamo: «No, oggi ancora no, ma domani...». E così finiamo per rinviare di mesi e di anni! Il terzo tipo di pigrizia è il peggiore di tutti (non che gli altri siano da meno): fare cose negative e a non fare quelle positive. Questa è una pigrizia attiva che molti praticano spesso nella società moderna. Facciamo di tutto affinchè la nostra vita sia sempre più rapida grazie alle auto, agli aerei, ai telefoni cellulari, ai computer, ma non troviamo mai il tempo per pregare, meditare, aiutare un amico in difficoltà o le persone bisognose, studiare il Dharma... Abbiamo sempre tempo per chicchierare, scherzare, spettegolare, guardare la televisione, leggere i giornali, andare in giro per locali notturni, insomma per fare tutte quelle cose mondane che non aiutano la nostra crescita interiore. Il quarto tipo è quella pigrizia che ci induce a dire: «Ah, ma io non sono capace di fare questo», oppure: «E’ troppo difficile per me svolgere questo compito». Questo tipo di pigrizia crea blocchi nella nostra mente facendoci diventare persone che non hanno voglia di fare nulla. Fermiamoci adesso, per un minuto, e guardiamo dentro noi stessi ricordandoci l'importanza di ciò che stiamo cercando di realizzare. Teniamo presente che tutto ciò che ci richiede uno sforzo è il vero antitodo alla pigrizia. (a cura di Tiziana Ciasullo) |
||||
|