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Raccolta di
fondi per fornire l’intero villaggio tibetano |
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di Sharon Dawson Il villaggio di Gangchen è situato a 20 miglia da Shigatse, nel Tibet centrale. La sua popolazione conta circa 400 abitanti, ma altre 1300 persone vivono nei suoi pressi, nei villaggi di Nye Dakshu, Singma e Ragku. Vivono di agricoltura, ma in un’area così arida del Tibet le condizioni climatiche, unite all’altitudine ( 4000 metri ), sono fonte di enorme disagio per gli abitanti. L’intera area è priva di energia elettrica, di acqua potabile e fino a pochissimo tempo fa anche di assistenza sanitaria primaria e di strutture scolastiche. Il progetto Villaggio di Gangchen è stato formalmente iniziato da Lama Gangchen nel 1998 con la decisione di ricostruire il monastero locale, il cuore di ogni comunità tibetana. Per cambiare radicalmente la qualità della vita di questa gente, il progetto comprende anche la creazione di strutture scolastiche e di assistenza medica, nonchè la fornitura di energia elettrica a pannelli solari e soprattutto la costruzione di un acquedotto che rifornisca i villaggi della zona di acqua. LA STORIA - Originariamente fondato da Panchen Zangpo Tashi - una delle precedenti reincarnazioni di Lama Gangchen e discepolo prediletto del 1° Dalai Lama, Panchen Gedun Drup -, fino al 1959, quando è stato distrutto, il monastero ospitava più di 350 monaci. Generose donazioni da parte di amici e discepoli occidentali hanno permesso di iniziare subito i lavori la ricostruzione e la collaborazione di uno staff locale, composto dai monaci del Tashi Lhunpo e da operai provenienti dai villaggi vicini, ha fatto sì che i lavori procedessero ad una velocità miracolosa. La struttura principale, costruita su quattro piani e realizzata in legno e pietra, è già stata completata. I muri esterni e le finestre sono decorati con disegni ornamentali. Alcuni pittori hanno decorato le pareti interne e la sala per la preghiera con dipinti rappresentanti la vita del Buddha e con tangka, dipinti tradizionali su tela. Una statua alta due piani di Buddha Shakyamuni è stata posta nel monastero. Il progetto ora prevede il recupero di molti importanti testi sacri buddhisti allo scopo di preservare l’antica tradizione permettendone lo studio e la pratica. Il nuovo monastero, che ha riportato in vita il villaggio di Gangchen e l’area circostante, ora aspetta Lama Gangchen per l’inaugurazione. Fino ad oggi i lavori hanno usufruito di una raccolta fondi di oltre 300 mila dollari. STRUTTURE MEDICHE - Una clinica è stata costruita accanto al monastero e in essa lavora un medico tradizionale tibetano. La scorsa primavera è stata rifornita di farmaci perchè potesse lavorare almeno per un anno. Allo stesso tempo Lama Gangchen ha raccolto donazioni per altri cinque piccoli dispensari nel distretto di Shakya, uno dei più poveri del Tibet, e per sostenere la clinica del monastero di Tashi Lhunpo che attualmente si prende cura in media di 150 pazienti al giorno. Nel 1999 circa 50 mila dollari sono stati donati a favore del progetto per l’assistenza sanitaria in Tibet. CURA DELL’AMBIENTE - Allo scopo di migliorare la situazione ambientale l’anno scorso è stata condotta una campagna di rinverdimento di quest’area così arida. Con enorme gioia gli abitanti della zona hanno trasportato e poi piantato 500 alberi da frutto assicurando anche un muretto di protezione intorno ad ogni pianta. Ed è loro cura ogni giorno provvedere all’irrigazione trasportando l’acqua da un piccolo lago vicino. Per questo progetto sono stati spesi sino ad oggi 15 mila dollari. AIUTI UMANITARI - Aiuti finanziari sono andati a 10 scuole governative e a 5 dispensari medici nel distretto di Sakya, e un’importante donazione è stata devoluta a favore della nuova scuola di Nye Drakshu. SPONSORIZZAZIONI - Attraverso l’associazione Help in Action, attualmente ci sono 240 adozioni a distanza a favore di bambini tibetani. Le donazioni sono state utilizzate per la retta scolastica, per libri e quaderni, vestiti, cibo, medicine e altre cose di prima necessità. Nel 1999 sono stati distribuiti tra le famiglie bisognose di questa regione quasi 20 mila dollari. Si prevede di incrementare ancora il numero di sponsorizzazioni nel corso di quest’anno. FONTI DI ENERGIA - In una zona del Tibet totalmente priva di energia elettrica, l’unica soluzione efficace era l’acquisto e l’installazione di pannelli solari. Sebbene questi siano sufficienti per assicurare il minimo necessario per l’illuminazione del monastero, non c’è ancora energia sufficiente per la clinica o per azionare una pompa d’acqua. Sono stati utilizzati circa 10 mila dollari per l’acquisto dei pannelli solari ed ora si rendono necessari ulteriori fondi sono necessari per fornire una maggiore quantità di energia elettrica. ALLOGGI - Nei prossimi mesi si prevede l’inizio dei lavori per la costruzione degli alloggi per i monaci che al momento vivono in condizioni estremamente precarie. La preparazione dei materiali edili è già in corso e la spesa preventivata per il completamento di questi lavori è di circa 100 mila dollari. |
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