|
||||
L’acqua è essenziale per la vita. Il corpo umano è composto per il 75 per cento di acqua e per rimanere in buona salute ha bisogno di un costante apporto di acqua pura. Circa il 71 per cento del pianeta è coperto di acqua, ma il 97.5 per cento è acqua salata e il restante 2.5 per cento è sotto forma di ghiaccio negli iceberg polari, o di umidità del terreno, o nascosto in falde sotterranee. In realtà, quindi, meno dell’1 per cento dell’acqua del pianeta è disponibile agli esseri umani. Gli esperti riuniti a L’Aja per il World Water Forum, lo scorso marzo, hanno stimato che 1 miliardo di persone nel mondo non abbiano acqua potabile e che circa 3 miliardi non possano contare su sistemi idrici. Nei paesi occidentali quasi tutti hanno la propria razione di acqua potabile senza nessun problema. Sembra inverosimile una vita senza lavatrici, lavastoviglie, docce e shampi quotidiani, senza poter contare su acqua corrente in abbondanza per la pulizia personale, della propria casa, per il cibo... Eppure, secondo la relazione delle Nazioni Unite , metà della popolazione mondiale non ha l’opportunità di dissetarsi. Anche gli abitanti della zona di Gangchen hanno una vita senza acqua corrente. L’unica risorsa di acqua della zona è un laghetto su una cui sponda è stato scavato un piccolo pozzo che ha il compito di fornire acqua a tutto il villaggio. Cosicchè l’acqua è troppo preziosa per essere utilizzata per lavarsi e lavare i vestiti, ma anche soprattutto per irrigare le coltivazioni che quindi spesso non sopravvivono in questa zona così arida . A dieci kilometri di distanza esiste una sorgente d’acqua che potrebbe rifornire tutto il villaggio cambiando completamente la qualità della vita degli abitanti. Con l’aiuto di Hugo Vargas, un ingegnere civile della compagnia cilena Jack Stern y Cia.Ltda da 15 anni specializzato nella progettazione e costruzione di sistemi per il trasporto dell’acqua, è stato elaborato un progetto preliminare per portare l’acqua ai mille abitanti della zona di Gangchen. Il progetto consiste nella costruzione di una conduttura sotterranea, tenendo conto dei problemi che derivano dall’altitudine, dalle temperature inferiori allo zero e della scarsitàgenerale delle risorse energetiche. L’obiettivo è fornire alla comunità un minimo di 86, 4 litri al giorno per persona: in occidente una persona consuma addirittura 300 litri al giorno! Il progetto inoltre prevede la distribuzione di 2 litri al secondo per l’irrigazione dei campi coltivati. Gli scavi e l’installazione delle condutture richiederanno l’impiego di un centinaio di operai e cinque mesi di lavoro da concentrare in estate.Il costo dei lavori si aggira attorno ai 130mila dollari, 260 milioni di lire. L’acqua, uno tra i più preziosi elementi naturali, è il solo vero mezzo per far fiorire l’ambiente in questa zona dimenticata del Tibet e cambiare la vita delle persone. Con una donazione possiamo fare il regalo dell’acqua a un intero villaggio e alle sue generazioni future. Ad esempio,10 mt. di tubature costano circa 20 dollari; il salario di un mese per un operaio circa 30 dollari. Le donazioni possono essere fatte con versamento alla Banca Popolare di Sondrio - Agenzia 13, Milano,ABI 5696, CAB 1612, sul conto corrente numero 7770/67 intestato a L.G.K.T. Pro Monastero di Gangchen.; o su c/c postale 39765201. Si prega di specificare la causale”Acqua in Tibet”. Chi è interessato ad avere ulteriori informazioni può rivolgersi a Help in Action, via Marco Polo 13, 20124 Milano. Tel: 02 29000521 |
||||
|