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A Kathmandu, relatori da tutto il mondo sulla «cura» dell’uomo |
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Lama Gangchen incontra a Kathmandu il Primo ministro del Nepal, G.P. Koirala |
Tra gli interventi più interessanti, quello dell’educatore Nath Prasad e dell’ex ambasciatore Jayaraj Acharya. L’incontro con il Primo ministro Koirala «La pace è il potere del mondo, pace con tutto, tutto con pace, senza pace non possiamo fare nulla»: sono le parole della canzone che ha cantato un gruppo di bambini nepalesi all’inaugurazione, lo scorso febbraio, all’Healing Centre di Kathmandu, del III Congresso internazionale per le medicine alternative e l’educazione non formale. I due giorni di convegno sono stati seguiti da 250 persone, suscitando un grande interesse da parte delle associazioni nepalesi e internazionali come la Global Open University, l’International Association of Educators for World Peace, la Open International University for Complementary Medicines. Ufficialmente aperto con l’accensione della lampada di buon augurio da parte di Sher Bahadur Denpa, ex primo ministro del Nepal, il congresso è stato subito animato da discorsi sull’educazione alla pace e sulla cura della salute. Jayaraj Acharya, ex ambasciatore del Nepal alle Nazioni Unite, ha sottolineato: «È la preziosa energia non violenta del Buddha che sta aiutando il Nepal a crescere come centro mondiale per l’educazione alla pace». Gli ha fatto eco un altro relatore: «L’attuale sistema scolastico nepalese non è in grado di risolvere nessuno dei problemi della nostra comunità perché non insegna ai nostri figli ad essere consapevoli di cosa siano la violenza e la droga. Se facciamo crescere i giovani con grandi conflitti interiori, ciò si ripercuoterà certamente sulla società». Nath Prasad, rappresentante dell’International Association of Educators for World Peace, ha detto: «I pianificatori dell’educazione non hanno mai capito che la salute e la pace sono essenziali. Non tutti hanno accesso all’educazione scolastica, ma tutti possono avere quella non formale. Se vogliamo costruire un mondo migliore, dobbbiamo dapprima formare individui migliori». Molti e vivaci gli interventi sull’omeopatia, sulla scoperta del potere dell’energia di guarigione, sul lavoro con i malati terminali, sulla medicina tibetana e sull’Autoguarigione tantrica NgalSo, insegnata da Lama Gangchen. Il dr. Nita ha proposto la pratica dello yoga come metodo per unificare il mondo interiore con quello esterno: «Lo yoga ci mette in contatto con la consapevolezza e l’intuito e rilassa la mente. Senza una mente rilassata non possiamo sperimentare la pace interiore che è l’unica cosa che può cambiare positivamente l’umanità». Durante uno speciale incontro che si è svolto l’11 marzo, T.Y.S. Lama Gangchen ha consegnato il premio Millennium Peace al Primo ministro del Regno del Nepal G.P.Koirala. Lama Gangchen ha espresso alla famiglia Koirala il suo sincero apprezzamento per il lavoro che svolge da generazioni per il Nepal e si è congratulato con il Primo ministro per aver incoraggiato la riscoperta, lo scorso dicembre, dell’antico luogo sacro di Lumbini (luogo di nascita di Buddha), dichiarandolo «Fontana per la pace nel mondo». Cosy Back |
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